Sedevacantismo

SEDEVACANTISMO

 

Il sedevacantismo può essere ricondotto all’atteggiamento del Cattolicesimo Tradizionalista.
Si tratta di una posizione teologica emersa a seguito del Concilio Vaticano II (1962-1965) secondo la quale tutti i successori di Paolo VI (1897-1979) sono da considerarsi eretici, avendo sostenuto il modernismo. Nodo discriminante di questa tesi, di per sé condivisa da altri movimenti tradizionalisti, è costituito dal fatto che i papi post-conciliari non sono solamente ritenuti cattivi papi, al contrario non sono mai divenuti legittimi Vicari di Cristo, poiché hanno commesso eresia anche prima del conclave, e chi commette eresia – indifferentemente se prima o durante il pontificato – non può guidare la Chiesa. I movimenti sedevacantisti si appellano al fatto che tale impedimento è pronunciato dalla Chiesa cattolica stessa. Perciò “la sede è vacante” almeno da Paolo VI, in particolare dalla dichiarazione conciliare Dignitatis Humanae (1965).
Secondo alcune frange anche Giovanni XXIII (1881-1963) è caduto in eresia, riconoscendo quindi Pio XII (1876-1958) come ultimo Papa valido.
Per chiarezza, bisogna aggiungere che la storia del termine sedevacantismo è più complessa: riferimento ad una precisa dottrina teologica-canonista del passato, da un lato; condizione ordinaria per la Chiesa, dall’altro, poiché consiste nel periodo tra la fine di un pontificato e l’inizio del successivo.

 

FONTI
Dal Medico E., All’estrema destra del Padre: tradizionalismo cattolico e destra radicale, Milano, La Fiaccola 2004.
Ferrari S., I sedevacantismi. Alcune posizioni circa l’opinione della sede vacante, in Religioni e sette nel mondo. Il tradizionalismo, 4/16 1998, pp. 104-119.
Mariani M., Monitoraggio di alcune aggregazioni del tradizionalismo di ispirazione cattolica, in Religioni e sette nel mondo. Il tradizionalismo, 4/16 1998, pp. 143.161.
Sito Ufficiale del Cesnur, Centro Studi sulle Nuove Religioni, Tradizionalisti e Sedevacantisti, URL: https://cesnur.com/tradizionalisti-e-sedevacantisti/ [ultimo accesso: 03-11-2020].

 

© GRIS – Caterina Fratesi, febbraio 2021