Messaggio congiunto per la Pasqua 2017 dei Presidenti del CCEE e della KEK

Messaggio congiunto per la Pasqua 2017 dei Presidenti del CCEE e della KEK.

St. Gallen/Bruxelles, 13 aprile 2017.

Cristo è risorto!

Gesù Cristo, il Figlio di Dio incarnato che è venuto fra noi ed è stato ucciso sulla croce per il peccato dell’uomo, è risorto dai morti! Questa è la buona notizia della nostra fede che vorremmo condividere con il mondo intero. La celebrazione della Pasqua cristiana significa che per mezzo di Gesù Cristo la vita trionfa sulla morte, la speranza sulla disperazione, la pace sul conflitto. La risurrezione dell’Agnello di Dio dai morti divide in due la storia; niente è come prima dopo la Risurrezione di Cristo.

La crocifissione è una realtà in atto: la vita umana è violata e la creazione viene sfruttata. Attraverso la guerra, l’avidità e l’ingiustizia, la vita è minacciata e viene distrutta. Per troppi, e troppo spesso, il mondo è segnato dalla violenza e dalla paura, ma Gesù Cristo è più forte delle nostre porte chiuse o dei muri nel nostro cuore. Egli ci dice: “Pace a voi” (Gv 20, 21).

Siamo particolarmente vicini, nelle nostre preghiere, a quei cristiani che sono perseguitati e non hanno la possibilità di celebrare la Risurrezione nella libertà e nella pace. Essi sono il corpo sofferente di Cristo. Sentiamo anche particolarmente vicini nelle nostre preghiere tanti nostri fratelli e sorelle in Cristo, che sono morti per professare la propria fede, così come coloro che continuano a testimoniare e operare per il rispetto reciproco e il dialogo in situazioni pericolose. Sono un esempio per noi. Essi richiamano i cristiani in Europa ad essere coraggiosi nella loro fede, e a testimoniare con gioia e convinzione l’amore infinito di Dio. Chiamano i cristiani a stare accanto ai più bisognosi – senza guardare alla loro nazionalità o religione -, ai poveri, ai malati e agli anziani, alle madri e ai bambini, ai carcerati, ai profughi, e a tutti coloro che sono esclusi dalle nostre società.

Le attuali divisioni tra i cristiani feriscono il corpo di Cristo, ma oggi, quando le Chiese a Est e ad Ovest celebrano la croce e la risurrezione nello stesso tempo, proclamiamo la nostra fede comune in Gesù Cristo, il Redentore che si è rialzato ed è risorto dai morti. Rinnoviamo il nostro impegno per il cammino dell’unità, e invitiamo le nostre comunità cristiane ad essere un segno della gioia nella fede, un segno di amore disinteressato, una presenza di speranza per un mondo chiamato a riconciliarsi con se stesso e con Dio.

Insieme, condividiamo la gioia e l’importanza decisiva della Risurrezione di Cristo, che è in mezzo a noi, e ci assicura: “Io sarò con voi fino alla fine dei tempi” (Mt 28, 20).

Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, Presidente della CEI e Presidente del CCEE

Molto Reverendo Christopher Hill, KCVO, DD, Vescovo di Guildford, Chiesa d’Inghilterra e Presidente KEK

[Da http://www.ccee.eu/]

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