Inaugurata, venerdì 10 giugno, dal presidente dell’UCOII Yassine Lafram, la nuova moschea di Venezia e Provincia. Con lui il presidente della Comunità, Sadmir Aliovsky, l’imam e teologo siriano Hammad Al Mahamed, il vicario foraneo di Marghera Roberto Berton, don Nandino Capivilla, di casa in moschea, i consiglieri comunali Paolino d’Anna e Paolo Lucarda. Presente anche l’ambasciatore Umberto Vattani, arrivato da Roma, presidente della Venice International University di a Venezia.
«Se possiamo aprire una moschea è grazie alla Costituzione italiana, che garantisce la libertà di culto e dell’esercizio di culto, la libertà di pregare chi vogliamo quando vogliamo e dove vogliamo, nel rispetto dell’ordinamento italiano, quindi grazie ai padri costituenti che hanno pensato a chi è “diversamente” cattolico. Abbiamo il dovere morale, etico e civico di essere riconoscenti al nostro Paese e all’Italia, perché possiamo pregare in pace. Dopo l’unità d’Italia c’è da ammettere una nuova componente della società, nuovi cittadini italiani a tutti gli effetti. Un messaggio da lanciare, se non a noi, ai nostri figli. Al futuro Paese dobbiamo pensare tutti. Scommettere su un’Italia che possa fare della diversità una ricchezza, per creare un Paese che possa scommettere sulla cittadinanza per rendere liberi i cittadini e fare in modo che si riconoscano nel nostro Paese», ha commentato il Presidente Lafram.
“Questo non sarà il classico centro ghettizzato aperto ai soli Musulmani, ma centro che darà vita a tante attività, centro di condivisione aperto a tutti, per curiosare, fare delle domande, ricerche, un centro messo a disposizione del comune, alle istituzioni per eventuali progetti, ricerche, studi della cultura islamica, immigrazione, integrazione e tanto altro. Un bene comune che arricchisce ancor di più la nostra città. Venezia lo Merita”. Ha commentato il presidente della comunità Samdir Aliovsky.
