Da www.moked.it del 19/06/2022

Il riconoscimento a Renata Segre Preludio al Ghetto, il vuoto colmato

Una storia documentata della presenza ebraica a Venezia e nella Serenissima prima dell’istituzione del Ghetto mancava ancora. Almeno fin quando all’inizio di quest’anno è uscito “Preludio al Ghetto di Venezia. Gli ebrei sotto i dogi (1250-1516)”, poderoso testo che è il frutto di molti anni di lavoro e ricerca negli archivi da parte di Renata Segre.
Pubblicata dalle Edizioni Ca’ Foscari, l’opera traccia l’intero arco che va dalle prime presenze attestate di ebrei al loro definitivo insediamento (e isolamento) nell’area urbana denominata Ghetto. “Mio marito mi diceva che sarebbe stato impossibile scrivere una storia degli ebrei veneziani prima del ghetto perché sarebbero serviti venti anni di lavoro. È morto ventidue anni fa e io ce ne ho messi diciotto”, ha dichiarato l’autrice contestualmente all’uscita di un’opera che vuole essere anche un omaggio alla memoria di Marino Berengo, suo compagno di vita e tra i più importanti storici italiani del Dopoguerra.
A riconoscere la qualità di questo lavoro un prestigioso riconoscimento conferito nelle scorse ore a Segre nella sede dell’Accademia dei Lincei: il Premio della Fondazione Federico Chabod per un’opera storica avente per oggetto la storia medievale, moderna o contemporanea. “La narrazione, lucidissima e stringente, è accompagnata in controcanto da una serie fittissima di note a piè di pagina: una soluzione espositiva resa inevitabile dalla ricchezza straordinaria dello scavo archivistico condotto in maniera sistematica dall’autrice”, attesta la giuria del premio. Da ognuna di queste note, si legge, “emergono nomi, figure, eventi poco noti o addirittura sconosciuti, che offriranno la possibilità di ricerche comparate finora impensabili”. Una ricerca “di livello eccezionale, presentata con esemplare lucidità”.

 

Preludio al Ghetto